Nel frattempo nelle ASL romane...
VISTO l’Accordo sancito dalla Conferenza Stato-Regioni nella seduta del 1 agosto 2019
(Rep. Atti n. 143/CSR) sul documento “Linee di indirizzo nazionali per lo
sviluppo del Piano di gestione del sovraffollamento in Pronto Soccorso”;
VISTO il DCA n. U00453 del 30.10.2019 denominato: “Approvazione del Documento
Piano Regionale per la gestione del sovraffollamento in Pronto Soccorso”, in
attuazione dell’Accordo sancito dalla Conferenza Stato-Regioni nella seduta del
1 agosto 2019;
VISTA la Determina della Regione n° G15959 del 18/11/2022 avente titolo “Revisione
del piano Regionale per la gestione del flusso di ricovero e del sovraffollamento
in Pronto Soccorso”;
VISTO che con delibera n. 1115 del 30.11.2022 l’Asl ha provveduto a recepire il
“Piano regionale per la gestione del flusso di ricovero e del sovraffollamento in
Pronto Soccorso”;
CONSIDERATO che la Determina regionale ha dato mandato alle Strutture Sanitarie, coinvolte
nella rete dell’emergenza-urgenza, di provvedere, entro il 31.12.2022, alla
redazione e all’adozione con proprio atto deliberativo alla revisione annuale del
“Piano Aziendale per la gestione del flusso di ricovero e del sovraffollamento in
Pronto Soccorso” secondo il modello regionale allegato al Piano regionale di cui
all’atto n. G15959 del 18.11.2022;
VISTO che il Piano Aziendale per la gestione del flusso di ricovero e del sovraffollamento
in pronto soccorso è lo strumento di programmazione con cui la Direzione
Strategica Aziendale coinvolge il personale in una logica multiprofessionale per
declinare la propria organizzazione e le azioni di miglioramento;
VISTO che il Piano Aziendale per la gestione del flusso di ricovero e del sovraffollamento
in pronto soccorso costituisce uno strumento di lavoro e di trasparenza e declina
i principi organizzativi e i percorsi gestionali attraverso il quale sviluppare un
linguaggio comune, obiettivi aziendali e relazioni consapevoli;
VISTO che il Piano Aziendale per la gestione del flusso di ricovero e del sovraffollamento
in pronto soccorso viene redatto attraverso un percorso collegiale di Audit e
Feedback sul fabbisogno, sui percorsi e sulle performance assistenziali, secondo
il modello regionale;
CONSIDERATO che la predetta Determina Regionale, altresì, ha dato mandato alle strutture
sanitarie coinvolte nella rete dell’emergenza – urgenza di provvedere alla
revisione annuale del Piano Aziendale con proprio atto deliberativo e trasmetterlo
alla direzione Generale entro il 15 dicembre di ogni anno;
CONSIDERATO che l’Asl, con ordinanza del Direttore Generale, ha istituito l’unità di Crisi Aziendale, coordinata dalla Direzione Strategica, per interventi in caso di sovraffollamento del pronto soccorso;
CONSIDERATO che si è riunita l’Unità di Crisi Aziendale per interventi in caso
di sovraffollamento nel pronto soccorso;
RITENUTA la necessità di dover uniformare tutte le azioni previste al fine di una
ottimizzazione dei flussi di ricovero con annesse le misure più idonee a
contrastare il fenomeno di sovraffollamento dei Pronto Soccorso;
CONSIDERATO che la Direzione Sanitaria Ospedaliera è la responsabile del programma di
interventi straordinari previsti nel Piano Aziendale fino alla completa risoluzione
dello stato di sovraffollamento, essendo, tra l’altro, l’unica competente a
richiedere una modifica temporanea dei flussi attraverso specifica comunicazione
ad ARES 118;
CONSIDERATO che la Centrale Operativa 118 visualizza la situazione sulla piattaforma e adotta le
iniziative più opportune rispetto all’Ospedale in condizione di sovraffollamento,
compatibilmente con la situazione complessiva della rete dell’emergenza, e
comunque tali interventi non potranno riguardare le procedure di centralizzazione
per le reti delle patologie Tempo-Dipendenti;
RITENUTO che il contrasto del sovraffollamento del pronto soccorso deve essere una priorità
non solo nell’ambito dell’emergenza, ma anche in quello dei processi assistenziali
dell’intera struttura della Regione;
CONSIDERATO che il fenomeno del sovraffollamento del pronto soccorso non può essere
considerato, comunque, evento di esclusiva pertinenza del PS/DEA, essendo
fenomeno che riguarda l’intera struttura ospedaliera, costituendo quindi un
problema da affrontare attraverso una riorganizzazione complessiva dei processi
assistenziali;
CONSIDERATO che il sistema sanitario può garantire percorsi appropriati, differenti dall’accesso
al Pronto Soccorso, con tempistiche sostenibili per condizioni a basso rischio di
evoluzione o di cronicità e per persone già in carico alle Unità Operative, che
esprimono il loro bisogno di salute con un accesso al sistema di emergenza urgenza;
CONSIDERATO che il sistema di emergenza-urgenza extraospedaliero (Ares 118) ha trasportato,
inter pluris, nell’anno 2021 il 20,6% degli accessi di Pronto Soccorso, che
determinano, rispetto agli accessi autonomi, una maggiore incidenza di ricovero
e complessità clinica, per cui è opportuno che siano distribuiti in modo omogeneo,
pur considerando alcuni fattori concorrenti quali le condizioni cliniche, la sede
del soccorso, il tempo di percorrenza, la tipologia di mezzo utilizzato e lo stato di
affollamento nei Pronto Soccorso;
ATTESTATO che la mission del Pronto Soccorso è garantire risposte ed interventi adeguati e
ottimali ai pazienti giunti in ospedale in modo non programmato, affrontando le
situazioni di emergenza ed urgenza clinica e assistenziale attuando i
provvedimenti immediati salvavita”;
e che, in continuità con la mission prioritaria, gli altri obiettivi sono la selezione
dei pazienti da ricoverare per condizioni di urgenza ed il completamento
diagnostico-terapeutico delle persone da dimettere con la prenotazione
dell’eventuale percorso di continuità assistenziale;
VISTO che il flusso in Pronto Soccorso è un processo complesso composto di diverse fasi
ed interventi da armonizzare da un punto di vista organizzativo e relazionale, per
i quali siano declinati le modalità di governo, i percorsi, la gestione
multiprofessionale e multidisciplinare, e il ruolo attivo delle Unità Operative
dell’Ospedale;
PREMESSO che l’incidenza dei ricoveri in pronto soccorso è caratterizzata da un andamento, in linea di massima, regolare e periodico e, pertanto, consente una programmazione ospedaliera per volume complessivo e specificità di area di ricovero, in presenza dei posti letto previsti e di un efficiente percorso di ricovero;
PREMESSO che le linee di Indirizzo Nazionali sul Triage Ospedaliero raccomandano che la
corretta gestione del percorso diagnostico-terapeutico dei pazienti che accedono
al Pronto Soccorso sia un tempo non superiore alle otto ore (8 h) dall’arrivo, anche
nel caso di presentazioni cliniche complesse, in aderenza a quanto evidenziato
nella letteratura internazionale; e che la permanenza prolungata in pronto soccorso in attesa del posto letto di
ricovero è la principale causa del sovraffollamento;
PREMESSO che la condizione di sovraffollamento viene valutata attraverso gli indicatori
dinamici, distinti nelle tre fasi cliniche di accesso, permanenza e ricovero;
PREMESSO che il percorso di dimissione richiede interventi relativi agli strumenti di
programmazione, all’organizzazione ospedaliera, ai collegamenti e
all’integrazione dei percorsi con i servizi territoriali e gli altri setting assistenziali;
PREMESSO che il cambio di setting richiede la definizione di connessioni istituzionali con le
strutture di ricovero e/o i servizi territoriali;
CONSIDERATO che la continuità farmaco-terapeutica, nel cambio di setting, è assicurata, in quanto
viene erogata la terapia farmacologica nel periodo immediatamente successivo
alla dimissione da ricovero ospedaliero, ai sensi della Legge n. 405/2021, seppure
limitatamente al primo ciclo terapeutico;
VISTO che il percorso di deospedalizzazione richiede strumenti innovativi ed una
programmazione dell’integrazione con il territorio, coinvolgendo sia i servizi con
le diverse professionalità sanitarie, sia gli Enti Istituzionali con valenza sociale;
CONSIDERATO che il Piano Aziendale prevede anche interventi riguardo all’Umanizzazione e
all’Informazione, finalizzati al miglioramento della relazione tra le Persone
assistite e il Servizio Sanitario Regionale, relativi, in particolare, alla
comunicazione delle informazioni, all’attenzione sul bisogno socioassistenziale e
alla partecipazione dei caregiver;
PREMESSO che molteplici possono essere le soluzioni per ridurre la necessità di accesso al
pronto soccorso o di nuovo ricovero;
PREMESSO che la pandemia da Covid-19 ha determinato più di una riflessione ed un
conseguente investimento, ai sensi del D.L. n. 34/2020 e s.m.i., sulle aree di
emergenza e ad alta intensità di cura con la necessità di programmare una
architettura flessibile con aree modificabili per ampiezza e delimitabili per
percorsi separati, dotati di tecnologia per la diagnostica ed il supporto intensivo
e di sistemi di condivisione a distanza di informazioni sanitarie e immagini.
PREMESSO che il Piano Aziendale prevede l’istituzione del Team Operativo Ospedaliero
(TOH), secondo la complessità organizzativa a livello aziendale od ospedaliero,
con lo scopo di riunire in una struttura organica diverse funzioni organizzative,
assistenziali, logistiche, sociali, e di costituire l’interfaccia dell’Ospedale con le
Centrali Operative (COT-A/D) e le Strutture di ricovero, presenti sul territorio,
al fine di facilitare, secondo la complessità clinica, l’accesso o il rientro da altri
setting assistenziali.
Il TOH ha la funzione di “Facilitatore dei processi di ricovero e dimissione”,
istituita con Delibera di Giunta Regionale n. 821 del 3 novembre 2009, alla luce
dell’esperienza condotta necessita di aggiornamento del modello organizzativo.
Il TOH è struttura funzionale multi-professionale della Direzione Sanitaria con
un Coordinatore che opera in continuità con le Direzioni delle Professioni Sanitarie e delle UU.OO di ricovero secondo processi strutturati. Il TOH viene supportato da figure cliniche e professionali quali figure di riferimento per l’appropriatezza del percorso assistenziale e la facilitazione delle relazioni professionali nel cambio di setting. Il TOH sviluppa la sua azione nella gestione del flusso di ricovero, delle condizioni di fragilità e dei servizi di trasporto e nel Piano Aziendale deve essere indicato per ciascuna area di interesse le funzioni e le attività previste, i ruoli di responsabilità e la metodologia di connessione trasversale con i diversi attori interni ed esterni.
La gestione del Flusso di Ricovero e Dimissione ha il compito di facilitare i tempi e l’appropriatezza del percorso favorendo il collegamento tra le UU.OO. e gli altri setting e prevede le seguenti funzioni:
- attività di coordinamento con i
responsabili dei flussi delle UU.OO. di Pronto Soccorso, di ricovero e dei
servizi, con riunioni periodiche di audit e feedback sul percorso di
ricovero; - monitoraggio e interventi sui ritardi nell’esecuzione di procedure,
interventi o dimissioni con tempi superiori alla degenza media; - previsione e programmazione delle dimissioni e delle opportunità di
ricovero; - gestione del cruscotto ordinario e straordinario e dei ricoveri sui posti
letto aggiuntivi o postazioni tecniche previsti nel Piano; - coordinamento delle aree aziendali di “Holding Area” e di “Discharge
Room”; - presa in carico delle dimissioni verso un altro setting assistenziale;
- gestione dei trasferimenti interni tra UU.OO. ed esterni per i cambi di
setting; - organizzazione delle attività dell’Unità di Valutazione
Multidimensionale; - coordinamento organizzativo dei trasferimenti verso le altre Strutture
assistenziali sanitarie e sociosanitarie; - connessioni strutturate ed operative con le Centrali Operative, le Strutture di ricovero, e
i case manager delle Reti per i percorsi e le procedure di dimissione,
trasferimento o di ricovero.
La metodologia di integrazione e le connessioni strutturate con le Aziende
Ospedaliere/Universitarie e le Strutture Accreditate, al fine di coordinare
funzioni e attività assistenziali per i propri residenti, prevede anche la gestione
del flusso con la disponibilità di un cruscotto in tempo reale, dotato di sistemi
di alert, che permetta di monitorare: - attività del Pronto Soccorso e flusso delle persone “in destinazione” in
attesa di ricovero e trasferimento; - visione in tempo reale dei posti letto organizzativamente disponibili e la
loro occupazione; - cruscotto del percorso di ricovero con alert su: tempi di esecuzione delle
consulenze specialistiche (>24h), risposta della diagnostica di II livello
(>48h dalla richiesta), tempi preoperatori di elezione (> 1 giorno), della
“degenza media (> al valore medio nazionale per specialità), attesa del
cambio di setting dalla richiesta (>3 giorni).
La presa in carico dei pazienti Fragili ha il compito di facilitare la capacità
sociale della persona e dei suoi caregiver favorendo il collegamento degli
interventi tra sistema sanitario e sistema sociale e prevede le seguenti funzioni: - programmazione e monitoraggio del percorso per le condizioni di
fragilità e le dimissioni difficili; - ricezione delle richieste delle UU.OO. di alert per possibili dimissioni
difficili individuate sia in Pronto Soccorso che al momento del ricovero; - coordinamento delle figure professionali nelle unità di valutazione
multidimensionale; - partecipazione alla valutazione del Piano Assistenziale Individuale
(PAI) e individuazione del setting appropriato secondo criteri di
eleggibilità; - identificazione di case manager per la dimissione;
- collegamento strutturale con le Centrali Operative e gli Enti istituzionali
non sanitari, tra cui i PUA, per la programmazione e l’attivazione dei
percorsi sociali per la persona.
L’organizzazione dei trasporti ha il compito di facilitare il collegamento con il
servizio aziendale al fine di garantire le priorità e la tempistica e prevede le
seguenti funzioni: - programmazione delle richieste di trasferimento interne ed esterne;
- gestione della lista di priorità di trasferimento;
- collegamento con le strutture esterne fino a trasferimento avvenuto.
Il Piano raccomanda che l’attività dei servizi aziendali di trasporto preveda i
seguenti criteri, soprattutto nel caso di accordi con servizi accreditati: - dotazione monitorata in funzione del fabbisogno in considerazione dei
casi di trasporto urgente e della necessità di completare i trasferimenti
per mancanza di posti letto entro le ore 18.00 e di permettere nei tempi
coerenti con la situazione clinica i trasferimenti di urgenza. ARES 118
può essere attivato per il trasporto secondario in continuità di soccorso
per procedure Tempo-dipendenti secondo quanto previsto nella
determina G12771 del 10/10/2018; - strumentazione dei mezzi adeguata alle indicazioni del documento di
sicurezza dei trasporti in emergenza; - tempistica di attivazione urgente comprensiva del personale medico
entro 30’; - criteri organizzativi dei trasporti secondari, non emergenza-urgenza,
differenziati per intensità di cura.
VISTO che il Teleconsulto in condizioni di emergenza-urgenza viene svolto attraverso
il sistema “ADVICE”, secondo quanto previsto dalla normativa vigente, e
costituisce lo strumento regionale per la consulenza a distanza, che consente la
visualizzazione della documentazione clinica e delle immagini eseguite
nell’Ospedale SPOKE e l’invio in cartella della consulenza dello specialista
dell’Ospedale HUB;
CONSIDERATO che il Piano Aziendale prevede un Referente aziendale del Sistema “Advice”, il
quale svolge un’attività di manutenzione relativa a: - disponibilità e funzionalità dei punti di accesso alla piattaforma;
- dotazione degli strumenti per il video-consulto nei punti di accesso;
- attivazione dei professionisti sul sistema;
- monitoraggio attivo dell’utilizzo del teleconsulto con verifica semestrale
da comunicare ad Area Rete Ospedaliera e Servizio Telemedicina
Territoriale ed Ospedaliera;
CONSIDERATO che il Governo dei flussi in Pronto Soccorso richiede l’identificazione di un
Responsabile clinico e professionale con il ruolo di riferimento organizzativo,
gestionale e di coordinamento dei percorsi assistenziali, di collegamento con le
altre funzioni ospedaliere ed i nodi delle reti cliniche;
CONSIDERATO che la modalità organizzativa di tale funzione deve essere definita secondo i
volumi di attività ed in base all’analisi dei flussi;
ATTESTATO che il presente provvedimento, nella forma e nella sostanza è totalmente legittimo,
utile e proficuo per il servizio pubblico, ai sensi e per gli effetti di quanto disposto
dall’art. 1 della L. 20/1994 e successive modifiche, nonché alla stregua dei criteri
di economicità e di efficacia di cui all’art.1, primo comma, L.241/90;
PROPONE
per i motivi esposti in narrativa, che si intendono integralmente riportati nel presente dispositivo,
l’: “Istituzione del Team Operativo Ospedaliero (TOH)”