Riteniamo prezioso e irrinunciabile il lavoro svolto in questi anni dalle USCAR, nate nel 2020 e in attesa di essere prorogate dall’assessore alla Sanità e Governatore del Lazio Rocca. I risultati raggiunti attraverso le circa 3 milioni di prestazioni avvenute per mezzo dell’integrazione ospedale/territorio con medici e infermieri sono positivi e hanno contribuito ad alleggerire da un lato gli ospedali e i medici di famiglia, dall’altro hanno fornito assistenza a cittadini e pazienti a domicilio in base alle necessità assistenziali – dichiarano dal Direttivo ULS Roma e Lazio –.
La caratteristica di flessibilità e celere intervento pone l’attività delle USCAR come valido supporto alla rete Ospedaliera, al problema del sovraffollamento dei Pronto Soccorso e alla medicina territoriale, da sempre carente nel Lazio. A nostro avviso sarebbe necessario sia rendere strutturale definitivamente il servizio sia implementare la possibilità di adesione a tutti i medici e gli infermieri del SSR (pubblico e convenzionato), in quanto la carenza di posti letto e personale sanitario nel Lazio sicuramente rappresentano fattori preoccupanti di fronte ai crescenti bisogni di assistenza.
Siamo fiduciosi nel buon senso dell’Assessore alla Sanità regionale nonché Governatore Francesco Rocca di estendere il servizio USCAR e renderlo strutturale, come già avviene in altre regioni, così da creare quella realtà, fino adesso sperimentale, di integrazione ospedale/territorio che possa prendere in carico il paziente e non farlo sentire abbandonato dal Servizio Sanitario – concludono dal Direttivo Regionale ULS.